Addio ai borderò compilati a mano dal dj davanti all’incaricato SIAE di turno: a partire dal secondo semestre 2007, e dopo un periodo di sperimentazione del servizio, la società degli autori inizierà a rilevare i brani ballati nelle discoteche italiane attraverso un sistema di riconoscimento informatico basato sulle “impronte digitali” contenute nella registrazione di ciascun supporto. Confrontata con il database che la stessa SIAE si sta costruendo nel frattempo, la “firma” elettronica permetterà di identificare in modo inequivocabile i brani trasmessi nel corso della serata: in forma riservata e non più palese, così da evitare anche il pericolo di scelte “pilotate”, dal momento che le playlist dei locali soggetti a campionamento influenzano il modo in cui i proventi vengono poi distribuiti tra autori ed editori delle canzoni. I criteri di ripartizione, precisa la SIAE, resteranno immutati: basati su un campione composto per il 50% da un quinto dei programmi musicali scelti con metodi statistici e per il restante 50% da migliaia di ore di registrazione delle musiche diffuse nei locali da ballo che programmano musica preregistrata.