Slitta ancora una volta il verdetto finale dell'antitrust sulla fusione tra le case discografiche Sony e BMG: la Commissione Europea ha infatti deciso di procrastinare al 10 ottobre la decisione, dopo aver richiesto e ottenuto dalle parti in causa una documentazione supplementare riguardante le rispettive pratiche commmerciali e attività industriali. In particolare, l'autorità che vigila sulla concorrenza e sul mercato starebbe esaminando informazioni più dettagliate sui prezzi di vendita praticati dalle due major nei paesi dell'Unione, così da verificare la sussistenza o meno di pratiche collusive. Altri documenti sono stati depositati nel frattempo dall'associazione delle etichette indipendenti Impala, principale oppositore del "merger" che l'anno scorso era riuscito a far invalidare il primo verdetto favorevole emesso dalla CE (vedi News).