La Commissione Europea non ha nulla da obiettare a un ipotetico acquisto della major discografica da parte del gruppo finanziario inglese, da realizzarsi per mezzo della sussidiaria Maltby (vedi News). <br> Lo annuncia un comunicato diramato dalla EMI, che tuttavia sposta ulteriormente, al 19 luglio, i termini per l’accettazione della proposta da parte dei suoi maggiori azionisti: adesione che finora è mancata (a parte i titolari del 3,82 % del capitale, inclusi i massimi dirigenti dell’azienda) in attesa di sapere che cosa intenda fare Warner Music. Quest’ultima, come noto (vedi News), è l’altro potenziale candidato all’acquisto della EMI, ma nel suo caso ottenere un via libera da parte dell’antitrust europeo non dovrebbe essere così facile.