Arrivano le prime video-inserzioni pubblicitarie su YouTube: evento atteso e inevitabile, anche se molti sostenitori della prima ora rimpiangono già l’epoca romantica e irripetibile in cui il servizio di video-sharing più popolare del mondo era a disposizione esclusiva del suo pubblico. Gli spot iniziano 15 secondi dopo l’inizio del filmato prescelto dall’utente e, se non ci si clicca sopra con il mouse, scompaiono dopo 10 secondi; va aggiunto che il messaggio pubblicitario si insinua con una certa discrezione, dal momento che occupa una finestra pari al 20 % dello schermo. <br> Tra le prime aziende ad acquistare gli spazi messi in vendita da Google (20 dollari ogni mille contatti) figurano la News Corporation di Rupert Murdoch, le case cinematografiche 20th Century Fox e New Line Cinema e Warner Music, che ha utilizzato il nuovo canale pubblicitario per promuovere i Linkin Park. Gli spot si rivolgono a bacino potenziale di 130 milioni di utenti unici al mese; tutte le inserzioni, assicura il direttore delle piattaforme media di Google Eilenn Naughton, risponderanno a un requisito essenziale: risultare potenzialmente utili al consumatore finale, secondo la filosofia che sta alla base di YouTube fin dalle sue origini.