Tiene il piede in due scarpe con l’intenzione di giocare a tutto campo, la V2 di Richard Branson.<br> Da un lato strizza l’occhio al mainstream lanciando sul mercato britannico il disco-tributo a Lady Diana (pubblicato nel resto del mondo dalla Columbia / Sony), dall’altro mostra una predilezione per il mondo indipendente e per i nuovi protagonisti della effervescente scena pop, techno e dance degli anni ‘90. <br> E’ di questi giorni, per esempio, la firma di un accordo a livello mondiale con la Junior Boy’s Own, etichetta di proprietà degli Underworld, il gruppo esploso l’anno scorso grazie al successo internazionale della colonna sonora di "Trainspotting".<br> Il "patto di sangue" tra le due etichette impegna la V2 ad occuparsi del marketing e della distribuzione del prossimo album della band (previsto entro i prossimi dodici mesi) e degli altri artisti sotto contratto con la JBO, nomi "trendy" della scena club britannica come Sycamore, Dylan Rhymes e Fire Island.<br> Una mossa destinata ad accrescere il peso della V2 sul fronte della nuova musica indipendente, ma che non implica un suo disinteresse nei confronti della produzione di impronta più tradizionale: gli stessi vertici dell’etichetta hanno preannunciato che entro il ‘98 la V2 intende fare il suo ingresso sul mercato dei "grandi numeri", mettendo sotto contratto due nomi molto popolari della scena pop-rock mondiale.