In mancanza di una legge nazionale sulla musica, ci pensa la Regione Toscana a prendere l'iniziativa. Al Consiglio regionale è stata infatti presentata, oggi 31 ottobre, "la prima legge italiana sulla musica popolare" che il consigliere dell'Ulivo e primo firmatario Enzo Brogi ha redatto con la collaborazione di artisti (tutti toscani) come Piero Pelù, Stefano Bollani,Jovanotti, Negrita, Dolcenera, Petra Magoni, Ginevra Di Marco ed Erriquez Greppi della Bandabardò. <br> "Ci auguriamo", ha spiegato Brogi, "che questa iniziativa serva da esempio per altre regioni, ma soprattutto serva da sprone per il Governo affinché intervenga con una legge nazionale”. “Il testo di legge – ha aggiunto il consigliere regionale – deve intervenire in alcuni campi fondamentali per lo sviluppo della nostra musica popolare come la promozione dei festival e delle rassegne, il sostegno alla produzione originale con nuove opportunità per giovani musicisti e band, la documentazione e l’archiviazione delle esperienze sul territorio, la formazione del personale, l’aumento dei luoghi e degli spazi utilizzabili, la valorizzazione delle migliori esperienze toscane all’estero per una sorta di Erasmus della musica con nostri giovani musicisti che potranno passare un periodo all’estero e giovani di altri paesi che troveranno ospitalità e opportunità di far musica da noi, la selezione dei progetti e l’importantissimo sostegno ai privati che investono nel settore della musica popolare”. "Bisogna uscira dalla vecchia logica del sostegno e dei contributi finalizzati alla sopravvivenza", ha concluso Brogi, "per agire invece in un’ottica di compartecipazione e di promozione nel senso più pieno del termine, ovvero con la Regione che deve attivarsi per coinvolgere soggetti esterni. La musica ha bisogno di una partnership pubblica, non di elemosina pubblica”.