MySpace, Facebook, Bebo e le altre arene di “socializzazione” via Internet fanno bene all’industria discografica. Lo sostiene un’indagine realizzata in tutta Europa da Jupiter Research, in base alla quale più di un quarto dei visitatori regolari dei siti di social networking, il 4 % degli utenti Internet europei, ha acquistato recentemente dischi di artisti scoperti proprio in quel modo. La percentuale sale di parecchio in paesi come il Regno Unito, dove ben il 44 % degli internauti rivela di comprare musica conosciuta sui “social networks”. A farne uso, in tutto il continente, sono soprattutto persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni. <br> La popolarità crescente di MySpace ha anche i suoi aspetti controproducenti. E’ di questi giorni la notizia dell’attacco che alcuni hacker hanno effettuato sui profili di diversi artisti presenti sul sito, tra cui Alicia Keys: a chi si collegava alla pagina veniva richiesto di scaricare un programma “codec” necessario per la visione dei video; eseguendo l’operazione, però, si permetteva l’accesso al computer di malware e rootkit maligni.