La più grande casa discografica del mondo stringe un patto di ferro con il maggiore produttore di telefonini per dare una spinta decisiva al mercato della “mobile music”. A partire dalla seconda metà del 2008 Universal Music consentirà agli abbonati di “Comes With Music”, un nuovo servizio di download illimitato lanciato da Nokia, di scaricare gratuitamente sul telefonino le canzoni incluse nel suo catalogo digitale, in formato WMA protetto da DRM. L'offerta, destinata agli acquirenti dei nuovi modelli di cellulari Nokia, è valida per un anno: tutti i brani scaricati in quell'arco di tempo dal Nokia Download Store resteranno a disposizione dell'utente, nella memoria del suo apparecchio (negoziazioni sono attualmente in corso tra la società finlandese e le altre major). “E’ questo il modo in cui i consumatori fruiranno musica in futuro”, ha dichiarato all’agenzia Reuters Rob Wells, responsabile delle operazioni digitali della major. “Si tratta di un passo in avanti nella direzione che, secondo noi, il mercato prenderà da qui a due o tre anni. Gli utenti avranno accesso a tutta la musica registrata disponibile in cambio del prezzo dell’apparecchio, del prezzo del servizio o del prezzo della connessione a banda larga. Sono sicuro che questo annuncio farà da catalizzatore per molti altri operatori e che stimolerà il mercato digitale, l’anno prossimo”. “Il vero problema per l’industria discografica, finora”, ha concluso Wells, “è che sul mercato arrivano ogni giorno enormi quantità di nuovi telefonini, e solo pochissimi di questi vengono usati per abbonarsi a servizi legali di download”. <br> Aperta alle nuove frontiere del “mobile”, Universal mantiene nondimeno un atteggiamento di rigorosa “polizia” nei confronti della diffusione digitale del proprio catalogo, come dimostra l’aspra vertenza legale ancora in corso con MySpace (vedi News): la canadese Collie Caillat, che proprio grazie al sito di social networking si è fatta un nome tra gli appassionati di musica, ha usato il suo “profilo” per scusarsi pubblicamente con i fan dopo essere stata costretta dalla casa discografica a limitare lo streaming delle sue canzoni a frammenti di 90 secondi. Universal si sarebbe decisa ad adottare la stessa politica nei confronti di tutti i siti, esclusi quelli che prevedono un compenso per le etichette o “sporcano” la diffusione delle canzoni con annunci. La major sarebbe preoccupata del fatto che lo streaming gratuito possa sostituire progressivamente l’acquisto delle canzoni da parte del pubblico.