Cade anche l’ultimo baluardo della musica “protetta” su Internet: dopo avere difeso strenuamente le ragioni del DRM, il software antipirateria che impedisce di ascoltare i file musicali acquistati in Rete su qualunque tipo di lettore digitale esistente in commercio, Warner Music ha accettato di rendere disponibili i 2,9 milioni di brani del suo catalogo discografico (dai Led Zeppelin a Madonna, dai Green Day a James Blunt) in formato mp3 per il sito Amazon MP3. L’accordo con la piattaforma di Jeff Bezos, attiva negli Stati Uniti dal 25 settembre scorso (vedi News), prevede anche che la major metta a disposizione bonus track esclusive destinate a chi intende scaricare in “bundle” interi album digitali anziché acquistare singole canzoni “alla carta”. <br> “I consumatori vogliono flessibilità, riguardo a quel che possono fare con la musica che acquistano in Rete, e noi desideriamo dargliela”, ha dichiarato il responsabile Digital Strategy & Business Development di Warner, Michael Nash. Solo pochi mesi prima il suo presidente e amministratore delegato, Edgar Bronfman Jr., aveva detto il contrario entrando in aperta polemica con Steve Jobs della Apple sul tema del DRM (vedi News): forse per questo il cambio di rotta di Warner non riguarda per ora l’offerta del negozio iTunes Store.