Se i dati di cui si è discusso in questi giorni (26 e 27 febbraio) al Digital Music Forum di New York troveranno conferma nelle statistiche ufficiali, le case discografiche americane sono ancora più veloci del previsto nel sostituire il cd con il digitale. Ted Mico, responsabile di divisione di Interscope Geffen A&M (gruppo discografico facente capo a Universal) ha rivelato che per quanto riguarda le sue etichette download da Internet e musica distribuita sui cellulari rappresentano già il 40 % del fatturato. E anche Sony BMG, spiega Thomas Hesse, non è da meno: l’incidenza della musica digitale (on-line e mobile) sul volume d’affari totale della major si aggira negli Stati Uniti tra il 35 e il 40 %.