Dopo la pessima figura rimediata all’ultimo Midem di Cannes, dove aveva annunciato in pompa magna il lancio di un servizio digitale gratuito sostenuto da tutte le major senza avere in mano un solo contratto firmato (vedi News), Qtrax cerca di recuperare credibilità. Le grandi case discografiche - Universal, Sony BMG, EMI e Warner Music – sono ancora ferme al palo, mentre accordi di licenza d’uso del repertorio – necessari ma non sufficienti, perché oltre all’ok di autori ed editori ci vuole appunto quello delle etichette e degli artisti interpreti – sono stati rinnovati da due major dell’editoria, Sony/ATV ed EMI Music Publishing. Il presidente di quest’ultima, Roger Faxon, ha ribadito la sua fiducia all’ideatore dell’iniziativa, Allan Klepfisz, spiegando di “essere salito a bordo molto presto perché crediamo che questo progetto possa risultare redditizio per gli autori che rappresentiamo”. <br> Allo stesso modo la pensa Steve Gottlieb di TVT Records, che pure versa in cattive acque (vedi News): anche la indie americana ha ufficialmente detto sì a Qtrax, piattaforma che intende permettere il download e la condivisione gratuita di brani musicali finanziando se stessa e le case discografiche con i suoi introiti pubblicitari.