Steve Jobs, che fino ad oggi ha sempre insistito sulla formula del download "alla carta", 99 centesimi di dollaro o di euro per scaricare una canzone da iTunes e ascoltarla sull'iPod, sembra averci ripensato. Preso atto delle nuove preferenze dei consumatori evidenziate da numerose ricerche di mercato, ora il boss della Apple starebbe pensando di cambiare strategia. E cioè, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, di convertirsi al sistema "all you can eat": musica illimitata a disposizione degli acquirenti di lettori iPod e cellulari iPhone in cambio di una leggera maggiorazione del prezzo di vendita, destinata a ricompensare anche le case discografiche fornitrici del repertorio a titolo gratuito. Trattandosi di indiscrezione, sulla vicenda non sono ancora giunti i commenti né dei portavoce di Jobs né tantomeno dei rappresentanti delle major, sempre attenti (spesso in modo critico) alle percentuali di profitto sulle vendite effettuate per mezzo di iTunes. E sembra che proprio sulla spartizione dei ricavi addizionali derivanti dalle vendite di iPod e iPhone le trattative con le major si siano impantanate: Nokia, che con il suo "Comes with music" (vedi News) offre un servizio analogo appoggiato da Universal Music, garantirebbe alla casa discografica quasi 80 dollari su ogni telefonino venduto, mentre Apple non vorrebbe cederne più di 20. <br> La società californiana, scrive sempre il Financial Times, starebbe anche valutando l'opportunità di offrire un servizio in abbonamento, stile Napster, ai possessori di iPhone.