Non piace a David Pakman, boss del più diretto concorrente di iTunes, l’idea – tutta da verificare – di Steve Jobs di aprire un catalogo sterminato di musica in download a chi acquista a prezzo maggiorato i nuovi modelli di iPhone e iPod (vedi News). “Riconoscere alle case discografiche una fetta del prezzo incassato dalla vendita di ogni iPod in cambio di una offerta ‘all you can eat’ è contrario alla legge antitrust americana”, sostiene l’amministratore delegato di eMusic. “Si chiama ‘tying’, e si verifica quando una società che gode di un monopolio in un certo mercato utilizza slealmente quella posizione dominante per competere su un altro mercato”. Dovesse succedere, aggiunge Pakman, eMusic non esiterebbe a ricorrere in tribunale contro Apple. Con quali possibilità di successo? Secondo Maxwell Blecher, avvocato di Los Angeles specialista in materia di antitrust, “tutto dipende dalla presenza o meno nel comportamento e nei contratti di Apple di clausole che escludono di fatto i suoi concorrenti. Jobs potrebbe essere sfidato in giudizio se sarà dimostrato che ad altre società viene impedito di distribuire musica sul nuovo modello di iPod, ma potrebbe difendersi sostenendo che sul mercato esistono numerosi altri apparecchi simili al suo”.