Hollywood Reporter e altre testate internazionali scoprono le carte sul patto di acciaio siglato tra il numero uno mondiale nella produzione di cellulari e il leader di mercato della musica registrata: stando a fonti anonime, in cambio della licenza all’utilizzo del proprio repertorio Universal intascherà trentacinque dollari dalla vendita di ogni telefonino Nokia “precaricato” di musica nell’ambito del servizio “Comes with music”, che offre agli utenti europei della ditta finlandese accesso gratuito e illimitato per un anno a milioni di canzoni (vedi News). <br> I giornalisti americani hanno fatto i conti in tasca alla major capitanata da Doug Morris: se anche solo l’1 % del mezzo miliardo di telefonini che Nokia conta di vendere quest’anno avrà in dotazione il nuovo servizio musicale “all included”, Universal intascherà dalla loro vendita 175 milioni di dollari. Morris, intanto, sta cercando di raggiungere analoghi accordi con altri produttori di apparecchi di riproduzione musicale, Apple in primis.