In antitesi al prezzo unico, uguale per tutto e per tutti, propugnato da Steve Jobs e da iTunes, Warner Music ha deciso di testare l’efficacia del “prezzo dinamico” sul mercato della musica digitale. A tale scopo la major statunitense ha dato mandato a una società specializzata, Digonex, di monitorare a partire da questo mese l’andamento della richiesta di un certo numero di titoli Warner sulle piattaforme di download che li distribuiscono: sulla base dei dati raccolti – volumi, ritmi e cicli di vendita – i suoi esperti consiglieranno le variazioni da apportare al listino. Non si tratta necessariamente di ridurre il prezzo sugli album che vendono di meno e di tenerlo alto sui best seller: anche per questi ultimi, in determinate circostanze e in determinati momenti, uno sconto al consumatore può tradursi in una impennata significativa delle vendite e tradursi in un maggior guadagno tanto per il venditore che per il distributore.