Recidivi, quelli del Mail On Sunday, vendutissimo domenicale britannico del quotidiano Daily Mail (2.213.111 copie di tiratura lo scorso mese di marzo, secondo Wikipedia): prima hanno fatto infuriare Mike Oldfield, distribuendo gratuitamente e a sua insaputa (ma d’accordo con la casa discografica EMI) il suo storico “Tubular bells” (vedi News); poi la Sony BMG, che s’è rifiutata di distribuire nei negozi “Planet earth” di Prince una volta saputo che il musicista di Minneapolis s’era accordato col giornale per regalare in anteprima ai suoi lettori il suo ultimo cd (vedi News). Imperterriti, hanno continuato a regalare dischi di artisti di successo (ultimi in ordine di tempo gli UB40), in attesa del nuovo colpaccio annunciato per domenica 18 maggio: chi comprerà il Mail On Sunday quel giorno troverà nella sua copia nientemeno che l’ultima fatica di sir Paul McCartney, “Memory almost full”, uscita nei negozi meno di un anno fa (giugno 2007, sul’etichetta di Starbucks Hear Music). <br> Mossa a sorpresa, che farà discutere ma che risponde a una sua logica: il giornale confida ovviamente in un picco nelle vendite, “Macca” ci guadagna un congruo anticipo (sembra che Prince abbia intascato mezzo milione di sterline, e la EMI 200 mila per l’album di Oldfield) rivitalizzando un disco che in Gran Bretagna non ha venduto un gran che, meno di 100 mila copie.