“Hard candy” è, ancora una volta, un successo mondiale, Stati Uniti in testa. Ma è partito più piano del disco precedente, “Confessions on a dance floor”, e soprattutto di “Music”, primo disco pubblicato da Madonna nel nuovo millennio. Lo sottolinea Rich Greenfield dell’agenzia di servizi finanziari Pali Capital, che ha messo a confronto i dati di vendita della più recente produzione della cantante. Vediamo: “Hard candy” ha venduto 335 mila copie nelle prime due settimane, con un calo di richieste del 64 % tra la prima e la seconda; nello stesso arco di tempo “Confessions on a dance floor” (2005) aveva accumulato 560 mila copie, totalizzando a fine corsa oltre 10 milioni di pezzi nel mondo. “American life” (2003) si era fermato a 332 mila copie nelle prime due settimane e a 4 milioni complessivi (un mezzo flop, per gli standard della signora Ciccone in Ritchie). “Music”, infine, uscito nel 2000, è stato il suo disco di maggior successo del decennio: 632 mila copie nelle prime due settimane, oltre 13 milioni di copie in totale nel mondo. “Sebbene gli album di Madonna abbiano avuto performance molto differenti tra loro, il trend sottostante è di una diminuzione nelle vendite”, conclude Greenfield. “Con il suo passaggio di etichetta da Warner Music a Live Nation dopo ‘Hard candy’, siamo curiosi di verificare se vendite mondiali al di sotto dei 4/5 milioni di copie saranno sufficienti a garantire profitti alla sua nuova casa discografica”.