Con gli ultimi due album di Madeleine Peyroux (“Careless love” del 2004 e “Half the perfect world” del 2006) ma soprattutto con “Raising sand” di Robert Plant e Alison Krauss (quasi 2 milioni di copie vendute nel mondo: exploit notevole, per un disco di “roots music” pubblicato da un’etichetta indipendente), la partnership tra Rounder e Universal ha dimostrato di funzionare. Tanto che ora l’accordo di distribuzione e licenza tra le due case discografiche si allarga a tutto il mercato internazionale, includendo non solo le novità come “Asking for flowers” di Kathleen Edwards e “Sea stories” della “cantattrice” Minnie Driver, ma anche una parte del back catalog, 257 titoli sui quasi 3 mila accumulati in 37 anni di esistenza. Lo staff americano della Rounder lavorerà a stretto contatto con gli uffici londinesi della Decca (Universal) per decidere quali titoli pubblicare sui diversi mercati locali. <br> Fondata nel 1970 da Marian Leighton Levy, Ken Irwin e Bill Nowlin, la Rounder spazia dal folk al soul, dal blues al rock’n’roll: tra i suoi artisti di punta figurano, oltre alle succitate Edwards e Krauss (con e senza i suoi Union Station), Irma Thomas, Mary Chapin Carpenter, Nanci Griffith e George Thorogood. <br> “E’ una delle ultime grandi etichette indipendenti”, ha dichiarato a Billboard.biz il presidente della divisione Classics and Jazz della Decca inglese Christopher Roberts, mentre Marian Leighton Levy spiega che “il disco di Robert e Alison dimostra che siamo partiti col piede giusto. Se il futuro si può giudicare da quanto è successo nel 2007, questo accordo incarna il modo perfetto per far lavorare insieme una major e una indipendente traendo il meglio da entrambi i mondi”. <br> In Italia il catalogo Rounder sarà gestito dalla divisione Classica e Jazz di Universal diretta da Mirko Gratton (area “crossover”); la promozione sarà curata da Raffaella Leva.