Il Wall Street Journal e altre fonti internazionali danno ormai per certe le dimissioni dalla EMI di Jason Flom, presidente e amministratore delegato della Capitol Usa nonché uno dei più stimati “music men” rimasti in circolazione nell’ambiente discografico (vedi News). La major ha già definito la chiusura (a fine mese) del rapporto con il suo vice, Lee Trink, e dal 1° luglio promuoverà Nick Gatfield al ruolo di presidente A&R tanto per gli Stati Uniti che per il Regno Unito. Secondo lo stesso WSJ Flom e Trink potrebbero comunque mantenere un legame con la società dirigendo un’etichetta affiliata. <br> Intanto il programma di riduzione del personale annunciato da tempo (e il cui obiettivo è di ridimensionare di 1.500/2.000 unità l’attuale organico composto da 5.500 addetti) sta per interessare anche l’Italia, dove l’azienda è impegnata in questi giorni nelle trattative con i sindacati: entro fine giugno, massimo fine luglio, dovrebbero chiudersi i contratti di lavoro con una ventina di addetti, quasi un terzo dell’attuale forza lavoro della EMI italiana, impiegati principalmente nelle funzioni di back office che Guy Hands e il suo team intendono centralizzare.