Michael Cohl, che ha rassegnato le dimissioni da presidente del cda di Live Nation e da amministratore delegato della sua divisione “Artists” (vedi News), manterrà un rapporto di consulenza con la società guidata da Michael Rapino. In una “conference call” con il settimanale Billboard, i due hanno tenuto a smentire le voci che li davano ai ferri corti (vedi News) illustrando i motivi della decisione: “Uno dei punti di forza di Michael Cohl”, ha detto Rapino, “è la sua eccellenza nel pensiero strategico, nei rapporti con gli artisti e nell’architettare grandi contratti. Questo è quel che vogliamo da lui, invece di vederlo ingabbiato nella gestione quotidiana della nostra divisione e nella burocrazia che essa implica”. Cohl gli ha dato ragione, ammettendo che la sua duplice posizione di vertice in seno all’azienda lo aveva portato a “rompere le scatole alla gente e a rendere le cose difficili. Tutto perché non stavo facendo quello che so fare meglio”. Quanto alle presunte divergenze di opinioni sui contratti da centinaia di milioni di dollari come quelli siglati con Madonna e Jay-Z (vedi News), Rapino ha ribattuto che “entrambi crediamo che relazioni più approfondite e a lungo termine con gli artisti siano una strategia vincente, e la perseguiremo al 100 % anche in futuro. Siamo vicini alla firma con un’altra superstar (si tratterebbe di Shakira, ndr), e siamo in discussione con un paio di altri grossi nomi. Forse arriveremo a quattro entro il 2008 come pianificato in origine, forse a cinque o sei” (…) Con Michael ho iniziato ad avere contrasti dal giorno che l’ho incontrato. Però tutti e due siamo canadesi: possiamo litigare nello spogliatoio, ma quando si tratta di uscire sulla pista da hockey siamo una squadra”. <br> Dopo la riorganizzazione, la posizione di amministratore delegato di Live Nation Artists sarà assunta da Arthur Fogel, mentre il ruolo di presidente del cda tornerà a Randall Mays. Da contratto appena firmato, Cohl lavorerà come consulente per Live Nation fino al 2012; il suo patto di non concorrenza con la società scade quattro anni dopo.