Meno biglietti venduti (il calo si assesta intorno al 5,6 %) compensati da prezzi più alti: così il mercato della musica live statunitense si mantiene, a metà anno, sui livelli del 2007, almeno per quanto riguarda i nomi “top” sulla scena. Monitorando incassi e presenze nei 100 tour di maggior successo da gennaio a giugno, la rivista americana Pollstar ha calcolato in 1,05 miliardi di dollari l’incasso globale dei promoter locali, praticamente la stessa cifra dell’anno scorso. In cima al box office 2008 si piazzano per ora i Bon Jovi, con 56,3 milioni di dollari, davanti al conterraneo Bruce Springsteen (40,8 milioni) e ai Van Halen (36,8 milioni), ulteriore conferma di come siano ancora una volta i veterani e gli artisti di consolidata esperienza ad attirare il pubblico più numeroso. D’altro canto lo scarso ricambio generazionale, l’ascesa inarrestabile dei prezzi della benzina e la recessione perdurante proiettano più di una nuvola minacciosa sul futuro imminente del settore, e non solo negli Stati Uniti.