L'approvazione da parte dell'Unione Europea, ieri 16 luglio, della proposta di estendere i diritti sulle registrazioni musicali da 50 a 95 anni (vedi News) fa felici non solo case discografiche e artisti ma anche i session men; il commissario per il mercato interno Charles McCreevy, promotore della revisione legislativa, ha infatti suggerito di istituire, con il 20 % dei ricavi extra generati da ulteriori 45 anni di protezione, un fondo pensione a favore dei turnisti impiegati in sala di incisione. <br> “I termini di protezione per i session men non si sono evoluti in proporzione alle aspettative di vita ed è arrivato il momento di cambiarli” ha dichiarato Herbie Flowers, il cui contrabbasso e basso elettrico sovraincisi caratterizzano inconfondibilmente “Walk on the wild side” di Lou Reed (nella foto). "Ho partecipato alle registrazioni di un paio di hit", ha aggiunto il settantenne musicista inglese che suonò anche su "Space oddity" di David Bowie e "Jump into the fire" di Harry Nilsson, "e sarebbe ingiusto che smettessi di riceverne un compenso dopo 50 anni, proprio nel momento in cui – probabilmente – ne avrò maggiore bisogno. Questo problema non riguarda una manciata di artisti straricchi, riguarda invece moltissimi musicisti di valore buggerati dalle leggi in vigore fino ad oggi”.