Talent scouting e social networking, ricette tradizionali e moderni strumenti di promozione. Federico Montesanto, ex Zomba Italia e oggi amministratore unico di Pirames International, spiega così la sua idea di “etichetta digitale”: “Un’utopia che diventa realtà, come la città perduta, Pirames, che il faraone Rames II fece costruire sul delta del Nilo. Dal luglio dello scorso anno a oggi abbiamo già pubblicato in rete 63 dischi, 40 dei quali di artisti emergenti appartenenti ad ogni genere musicale: pop, rock, metal, progressive, ultimamente anche hip hop. Alcuni molto interessanti, come i Von Rosis che ho deciso di produrre”. <br> Il suo accordo più recente ha come partner Sounds Of Life Records, etichetta svizzera di proprietà di Domenico Albanese che per cinque anni gli ha assicurato i diritti di distribuzione digitale in territori come Francia, GAS e Benelux di numerosi titoli di Umberto Tozzi, Marco Masini, Francesco Baccini, Pupo, Povia, Giorgio Conte. “Artisti”, sottolinea Montesanto, “che in Italia sono distribuiti da multinazionali o da grosse indipendenti: è la prova che, col digitale, le regole del mercato si stanno sovvertendo e aumentano le occasioni a disposizione delle piccole realtà imprenditoriali”. <br> “Pirames”, aggiunge, “non si limita a collocare i dischi sui principali negozi on-line del mondo, iTunes in testa, ma ai suoi clienti – artisti, produttori ed etichette – offre molto di più: un servizio a costo zero basato sulla ripartizione degli utili e senza opzioni di distribuzione sugli album successivi, la garanzia della proprietà del master e la facoltà di pubblicare con chi desiderano il supporto fisico. Più un supporto promozionale importante, un ‘player’ personalizzato e su misura che chiunque può caricare sul suo sito Internet o profilo MySpace o scambiarsi per posta elettronica: si tratta in pratica di un vero e proprio disco digitale, con musica in streaming (clip di 30 secondi) corredata di video, foto, notizie e biografia del gruppo, link automatico ai negozi on-line che hanno il prodotto in vendita e un pulsante che permette a chiunque di copiarlo e di farlo circolare in rete in ogni parte del mondo. Grazie a questo strumento abbiamo ottenuto risultati sorprendenti: in meno di due mesi un gruppo come i Sonitiva ha raccolto 125 mila contatti sul suo player, la maggior parte fuori dal suo profilo MySpace, e sono già più di 600 mila le pagine relative ai nostri gruppi emergenti viste complessivamente dal pubblico in rete. Il player ci permette di amplificare gli effetti del marketing virale: da ottobre ne lanceremo una versione molto più potente e innovativa”. Pirames incoraggia anche gli artisti a fare “community”, a collaborare tra di loro: “Offriamo un incremento di royalty a chi si impegna a pubblicare nel suo profilo MySpace i player di almeno altri cinque gruppi o artisti legati all’etichetta. Accade così che molti iniziano a darsi una mano tra loro, a scambiarsi date e a ospitarsi reciprocamente sul palco, a farsi promozione incrociata. Ma non finisce lì: selezionati i progetti artistici in cui credo, cerco di dare ai giovani talenti un’opportunità e non li abbandono una volta che il loro disco si trova nei negozi digitali. Mi ispiro un po’ agli anni Settanta, quando le case discografiche seguivano passo per passo gli artisti e gli davano più di una chance per emergere”.