Appena insediatosi, il nuovo responsabile artistico della EMI per il Nord America è già entrato in azione: le indiscrezioni provenienti da oltre Atlantico dicono che Nick Gatfield stia per ingaggiare come capo dell’A&R di Virgin o Capitol Rob Stevenson, un ex dirigente della Island che per l’etichetta del gruppo Universal aveva messo sotto contratto i Killers, Fall Out Boy e The Bravery. Anche Jason Flom, la cui nuova protetta Katy Perry è pronosticata come una possibile “next big thing” della musica americana, dovrebbe restare nell’orbita EMI, probabilmente a capo di una nuova etichetta da lui gestita in autonomia. <br> La stampa internazionale si interroga intanto sulle prime mosse di Elio Leoni Sceti, il manager italiano scelto da Guy Hands come nuovo amministratore delegato della EMI Recorded Music (vedi News). Il sito HITS Dailydouble, <a href=" http://www.hitsdailydouble.com/home/home.cgi " target="_blank"class="newsLink">www.hitsdailydouble.com </a>, nel riconoscere le sue qualità di uomo di marketing, lo mette indirettamente in guardia elencando una serie di businessmen neofiti del mondo discografico che hanno fallito nella loro missione: Eric Nicoli, Jim Fifield e Colin Southgate della stessa EMI, Strauss Zelnick e Rolf Schmidt-Holtz di BMG, Andrew “rootkit” Lack di Sony Music (responsabile del famigerato codice anticopia sui cd che infettava i computer degli ascoltatori), Bob Morgado, Michael Fuchs, Bob Daly e – non ultimo – Edgar Bronfman Jr. della Warner.