Vanno male le riviste musicali (ma non ci sono i numeri di tutte), vanno molto male quelle “gridate”, meglio quelle più equilibrate e “di centro”. Questa, in breve e senza troppi distinguo, l’analisi che si può fare guardando le cifre pubblicate dal quotidiano “Guardian” e che si riferiscono alle copie vendute da alcune testate britanniche. Quelle musicali prese in considerazione dal giornale sono tre: Kerrang!, New Musical Express e Q. Il settimanale di heavy e dintorni sembra in caduta libera: K! mostra una contrazione pari al -27,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A rotoli anche il glorioso NME: il settimanale fondato nel 1952 fa segnare un -17,4% e ora vende 56.284 copie ogni sette giorni. In qualche modo se la cava Q, con un -13,1% e 113.174 copie al mese. Ma nel giugno 2007 erano centotrentamila. Stangate anche sui conti delle riviste a base di, o con buone componenti di, donne più o meno svestite: Nuts arretra del 9,8%, Loaded del 20,8%, Maxim vede addirittura più che dimezzate le vendite con un terrificante -59,6%. Tengono invece, con incrementi molto modesti ma significativi, le riviste “tranquille”: il mite Hello! aggiunge un +1,7% (e vende ben 427.054 copie) mentre le due rilassanti riviste di giardinaggio e architettura d’interni Country Living e Homes & Gardens salgono rispettivamente del 3,7% e del 3,5%. Ma, fa notare il “Guardian”, i dati del cosiddetto cartaceo andrebbero letti assieme ad altri. E qui tornano in ballo proprio New Musical Express e Kerrang!. I due settimanali, si sottolinea, non sono più solamente dei fogli di carta aggraffati che arrivano nelle edicole bensì delle vere e proprie piattaforme multimediali con siti online, radio e addirittura (anche se su scala molto ridotta) emittenti televisive. Ma questi dati non li somma nessuno.