Chris Wright, cofondatore del gruppo Chrysalis, ha deciso di cambiare strategia: risultati vani i tentativi di vendere le sue edizioni musicali (più etichetta, agenzia di management e società di distribuzione al dettaglio), sarà lui a guardarsi intorno per effettuare eventuali acquisizioni di cataloghi di canzoni. Per la società londinese, che compie nel 2008 quarant’anni di vita, si tratta di una vera rivoluzione di pensiero: fino ad oggi Wright, 63 anni, aveva sempre perseguito un modello di crescita “interna” e graduale la cui unica eccezione risale agli anni ’90, quando l’imprenditore inglese acquistò la Global Music per assicurarsi una presenza nell’Est europeo. <br> Al catalogo editoriale della Chrysalis (che include successi di Jethro Tull, David Bowie, Blondie e Gnarls Barkley) si erano mostrate interessate tutte le major (vedi News): nessuna però ha accettato di versare la cifra richiesta da Wright, stimata in oltre 150 milioni di sterline (più di 200 milioni di euro).