Che gli artisti lo vogliano o no, la loro musica è ormai regolarmente reperibile in rete ben prima della pubblicazione ufficiale (“Chinese democracy” dei Guns N’ Roses è solo l’esempio più eclatante del momento): tanto vale, allora, giocare di anticipo, regalarla ai fan e sperare che questi ti ricompensino dirottando il loro denaro sull’acquisto di merchandising e di biglietti per concerti. E’ il ragionamento che sta dietro all’ultima mossa dei Marillion, non nuovi – da quando si sono liberati da vincoli discografici ed editoriali – a iniziative innovative sul fronte della produzione, della promozione e della distribuzione della loro opera. Stavolta la band di Aylesbury, Inghilterra, si è associata al servizio di p2p legale Music Glue, aprendo sul sito di quest’ultima una pagina, <a href="http://www.musicglue.com/marillion" target="_blank" class="newsLink">Musicglue.com/marillion </a>, da cui è possibile scaricare da qualche giorno tutti i brani del nuovo doppio album “Happiness is the road”, disponibile nei negozi non prima del 20 ottobre. Sono gli stessi Marillion, attraverso un videomessaggio registrato su YouTube, a rassicurare chi effettua il download sulla legalità dell’operazione e sulla assoluta sicurezza dei file scaricati. In cambio degli mp3 gratuiti (ma si può anche decidere di pagarli facendo una donazione al gruppo), Steve Hogarth e compagni richiedono all’utente l’indirizzo di posta elettronica, da aggiungere al proprio database (circa 70 mila nominativi raccolti in cinque anni di attività on-line) per operazioni promozionali e l’invio di informazioni e aggiornamenti. “L’idea ci è piaciuta perché ci permette di arrivare a tutti quei fan che non comprano la nostra musica”, ha spiegato il tastierista Mark Kelly al sito <a href="http://www.billboard.biz/bbbiz/index.jsp"target="_blank" class="newsLink">Billboard.biz</a>. “Tutti sanno che lo scambio di file in rete non si ferma, noi stiamo solo cercando di trarre il massimo vantaggio possibile dalla situazione. Abbiamo deciso di muoverci per tempo invece di aspettare che il disco fosse disponibile, perché volevamo scegliere noi la versione che finirà nei computer”. <br> Tra i primissimi artisti a farsi finanziare le registrazioni di un album dal pubblico (dai tempi di “Anoraknophobia”, 2001), anche in questa circostanza i Marillion hanno chiesto ai fan di prenotare il doppio cd con largo anticipo, raccogliendo già più di 15 mila preordini. Secondo Kelly, gli ultimi dischi della band hanno collezionato vendite di circa 80-90 mila copie tra Regno Unito e resto d’Europa.