Il “gatto” di Shawn Fanning si prepara a cambiare casa un’altra volta: sul piatto di Roxio, l’attuale proprietario, è arrivata un’offerta da 121 milioni di dollari in contanti (ma il “netto” è di 54 milioni di dollari) avanzata da Best Buy, grande catena americana di elettronica di consumo che da tempo ha assunto un ruolo preminente anche nella distribuzione di prodotti musicali e di intrattenimento (vedi News). In cambio della piattaforma on-line e mobile di Napster e del suo parco abbonati (circa 700 mila utenti registrati), Best Buy è disposta a versare 2,65 dollari per azione, quasi il doppio del valore fissato per il titolo alla chiusura delle contrattazioni di Borsa venerdì scorso. La transazione, già approvata dal cda di Napster, dovrebbe finalizzarsi durante l’ultimo trimestre di esercizio, salvando la sede centrale della società (a Los Angeles) e i suoi livelli occupazionali, 140 dipendenti tra cui l’amministratore delegato Chris Gorog e altri alti dirigenti che dovrebbero continuare a dirigere l’impresa. <br> Lanciato nel 1999 da Fanning, allora studente alla Northeastern University di Boston, come software rivoluzionario per la condivisione in rete (file sharing) di brani musicali, il Napster originale venne chiuso nel luglio del 2001 per intervento delle case discografiche. Un tribunale fallimentare ne bloccò successivamente l’acquisto da parte della società tedesca Bertelsmann (allora proprietaria della major musicale BMG) disponendo la vendita all’incanto degli “asset”: il marchio venne rilevato appunto da Roxio, che ribattezzò col nome di Napster la piattaforma digitale ereditata da Sony e Universal e battezzata pressplay (vedi News). <br> Con l’acquisto del know how e della clientela di Napster, Best Buy mira a contrastare l’egemonia del concorrente Wal-Mart sul mercato americano della musica registrata, on-line e off-line.