Luce verde: la Commissione Europea ha autorizzato la cessione della quota Bertelsmann di Sony BMG a Sony Corporation of America e la conseguente nascita di Sony Music Entertainment Inc. (vedi News). Secondo l'antitrust l'operazione, perfezionata nei primi giorni di agosto (vedi News), non danneggia il grado di concorrenza del mercato musicale (anche perché Sony non dispone di altre case discografiche in Europa) né limita la libertà di scelta dei commercianti e dei consumatori in conseguenza dell'integrazione tra Sony Music e la casa di edizioni musicali Sony/ATV (joint venture con Michael Jackson) . Non ci sarebbe pericolo, insomma, che Sony condizioni in qualche modo l'accesso dei concorrenti al mercato, conservando di fatto un incentivo a "vendere la sua musica al maggior numero possibile di utenti di lettori portatili, cellulari, film e videogame". <br> "Incredibile", ha commentato Michel Lambot, copresidente dell'associazione delle indie europee Impala e presidente del gruppo Pias. "La Commissione ha bisogno di rivedere radicalmente la sua visione del mercato musicale. Ha appena permesso alla più grande azienda di elettronica di consumo del mondo di fondersi con la seconda più grande casa discografica senza svolgere alcuna indagine dettagliata e approfondita sulla questione". Il rischo, per Impala, è che l'integrazione industriale assicuri a Sony un vantaggio incolmabile nei nuovi canali di distribuzione multipiattaforma della musica digitale. <br> La Commissione Europea aveva approvato due volte la fusione tra Sony Music e BMG: la prima volta nel luglio 2004 e la seconda nell'ottobre del 2007 (vedi News).