Nel music business sopravvive qualche inguaribile ottimista: uno di questi è il presidente e amministratore delegato di Vivendi Universal, Jean-Bernard Levy, che in una intervista rilasciata al Financial Time scommette su una imminente rinascita dell’industria discografica. Sul quando (subito, l’anno prossimo o quello ancora successivo) Levy non si sbilancia. Ma intanto giura di essere elettrizzato dal lancio del servizio “Comes With Music” di Nokia (vedi News), dal debutto on-line di MySpace Music (vedi News) e dalla prospettiva di nuovi accordi con Apple e iTunes: quanto basta per guardare al futuro con serenità e confidare nel tardivo boom della musica digitale legale. <br> “Universal Music”, sostiene Levy, “potrebbe essere la prossima sorpresa dei nostri investitori. C’è una forte probabilità, nel mercato musicale, che si stia per raggiungere il punto più basso del ciclo, oggi siamo estremamente attivi nello sviluppare nuovi modelli di business e nuove fonti di ricavo. Stiamo lavorando con tutti i grossi nomi nel campo di Internet, delle telecomunicazioni e dei media e questo rappresenta una grande opportunità”. “Sono convinto che stiamo raggiungendo un punto di svolta per l’industria musicale”, conclude il boss di Vivendi. “Lo dico ora e non lo dicevo due anni fa”.