Se la qualità di un concorso musicale si misura sulla sua capacità di durare nel tempo, di scovare talenti non effimeri e di lasciare un buon ricordo in chi vi ha partecipato, allora il Rock Contest di Firenze in Italia ha pochi rivali. La manifestazione organizzata da Controradio (storica emittente locale legata al gruppo Popolare Network) ha trovato da qualche anno nell’Assessorato comunale alla Pubblica Istruzione e alle Politiche Giovanili un partner convinto e in grado di rimettere in moto la macchina dopo uno stop dovuto alla mancanza cronica di fondi: tanto che quest’anno “il contest” festeggia il suo ventennale. Sui suoi palchi si sono esibiti, da perfetti sconosciuti, artisti come Enrico Greppi (alias Enriquez) della Bandabardò, Paolo Benvegnù e i Malfunk, i Dirotta su Cuba e Cayo Rosso, una Irene Grandi ancora tentata dall’heavy metal e quegli Offlaga Disco Pax (vincitori dell’edizione 2004) il cui album di debutto “Socialismo tascabile” è poi diventato un disco di culto e di ottimi riscontri commerciali sul mercato indie. Anche quest’anno, sui tavoli del comitato organizzatore, i demo sono arrivati copiosi (circa 700). “E ci fa piacere osservare come siano soprattutto i giovanissimi (età media tra i 17 e i 24 anni) a proporsi”, dice l’assessore Daniela Lastri sottolineando anche “la graduale trasformazione del Rock Contest da concorso locale a evento di portata nazionale”: 12 dei 36 gruppi e solisti selezionati quest’anno, tutti senza contratto discografico o editoriale come da regolamento, arrivano da fuori Toscana (e in quanto tali godranno di un rimborso delle spese di viaggio: eventualità rarissima, per concorsi di questo tipo). Attraverso sei eliminatorie e due semifinali, a partire dal 9 di ottobre, si arriverà alla proclamazione dei sei finalisti che il 29 novembre concorreranno per la vittoria durante la serata conclusiva in programma all’Auditorium Flog di Firenze, ospite Beatrice Antolini il cui secondo album “A due” esce a giorni su etichetta Urtovox. "Tra tutti i concorsi a cui ho partecipato", spiega la giovane cantautrice, "il Rock Contest è sicuramente il migliore, anche perché lascia spazio a qualunque tipo di proposta musicale senza nessuna preclusione di genere”. Ernesto De Pascale, giornalista/musicista di lungo corso, animatore storico della scena fiorentina e presidente di giuria aggiunge un altro motivo chiave del gradimento che riscuote presso il pubblico (2.500 spettatori alla serata conclusiva, lo scorso anno) e gli artisti: “L'assoluta trasparenza che si riflette tanto nei meccanismi di voto, che ponderano i giudizi del pubblico con quello di operatori ed esperti, che nei rapporti con i gruppi partecipanti, a cui non viene imposto nessun vincolo editoriale o costo di iscrizione. E poi, una volta chiusa la manifestazione, gli artisti non sono lasciati a se stessi”. Controradio approfondisce con interviste e passaggi radiofonici, la compilation fa da vetrina a finalisti e semifinalisti, e per i vincitori (ma non solo) si prospetta un “tutoraggio” di un anno che si traduce nell’opportunità di registrare dischi, di suonare in Italia e all’estero, di partecipare a “percorsi formativi” con il contributo di operatori e musicisti già affermati. I quali sembrano prestarsi volentieri: per i suoi vent’anni, il Festival fiorentino della Creatività e Piero Pelù regaleranno a Rock Contest, domenica 26 ottobre alla Fortezza di Basso, un concerto speciale con i musicisti gitani degli Acquaraggia Drom dedicato al tema del viaggio. Nel 1984, Pelù a Firenze faceva ancora sogni di gloria con i Litfiba: non poteva certo dimenticarsene.