Sulla scia di MySpace (vedi News), anche YouTube inizierà presto a vendere musica (e non solo) on-line allestendo un servizio di e-commerce attraverso il quale renderà disponibili a pagamento file audio, film, programmi tv, videogiochi, libri, biglietti per concerti e altro ancora. Gli utenti del sito potranno ad esempio acquistare in tempo reale la registrazione audio originale del videoclip che stanno visionando grazie a un pulsante che rimanda direttamente all’iTunes di Apple o all’Mp3 Store di Amazon (in questo caso i rivenditori si spartiranno ovviamente gli introiti della vendita con YouTube, oltre che con la casa discografica, gli interpreti e gli autori). <br> L’iniziativa rientra nei tentativi di Google di trasformare il frequentatissimo sito di video sharing, 330 milioni di visitatori conteggiati soltanto per il mese di agosto 2008 e quasi 13 ore di materiale video “caricato” dagli utenti ogni minuto, in un’impresa redditizia: il colosso di Internet, che ha pagato a caro prezzo (1,65 miliardi di dollari) l'acquisto di YouTube da Chad Hurley e Steve Chen, non fornisce informazioni specifiche sui bilanci del sito, ma secondo alcuni analisti le proiezioni di incasso pubblicitario per il 2009 non superano i 200 milioni di dollari, a fronte dei 27 miliardi della casa madre. Per questo motivo YouTube sta sperimentando altre forme di raccolta pubblicitaria: tra le soluzioni proposte, l’organizzazione di concorsi sponsorizzati e l’utilizzo di formati come l’ “InVideo advertising” che permette di diffondere messaggi di testo a contenuto promozionale sotto il video in scorrimento sullo schermo.