Grazie a un protocollo d’intesa firmato martedì (2 dicembre) a Roma tra la società degli autori e le associazioni di categoria dei disc-jockey (A-DJ, A.I.D., ANPAD, Assodeejay-Assoartisti) i deejay italiani potranno utilizzare direttamente il sito della SIAE per richiedere l’autorizzazione alla pubblica diffusione delle compilation personalizzate che utilizzano come strumento di lavoro nelle serate in discoteca. <br> L’uso di queste racccolte di brani, prelevati da Internet o da cd regolarmente in commercio e montati in sequenza, richiede infatti un’apposita licenza SIAE in quanto si tratta di riproduzioni destinate ad uso pubblico e non privato (di qui i numerosi malintesi e incidenti verificatosi in passato). L’accordo appena stipulato consente ai dj di aprire una posizione personale all’interno del sito SIAE, con l’onere di compilare e aggiornare costantemente l’elenco delle proprie riproduzioni e il divieto di metterle in vendita o prestarle ad altri soggetti (è escluso invece l’obbligo di appore sui supporti il bollino SIAE). In base al numero di riproduzioni effettuate, alla SIAE verrà riconosciuto un compenso annuo da un minimo di 200 a un massimo di 600 euro.