iTunes batte Amazon MP3 70 a 10 (per cento): le ultime stime sulle quote di mercato della musica digitale negli Stati Uniti, azzardate da Gene Munster della banca d’affari Piper Jaffray e citate su un recente articolo del Wall Street Journal, rendono l’idea della lunga strada che Jeff Bezos deve ancora percorrere se intende davvero insidiare la leadership di Steve Jobs nel settore. Amazon, di per sé, non facilita la comprensione della situazione, dal momento che non ha ancora reso pubbliche le cifre relative ai download effettuati dalla sua piattaforma a pagamento: un riserbo, quello della società di Seattle, che alcuni osservatori interpretano come indizio del fatto che i risultati sono probabilmente inferiori alle attese e ai target prefissati. <br> Il secondo posto di Amazon nella classifica dei negozi statunitensi di musica digitale continua d’altra parte a essere vivacemente contestato da eMusic, il sito specializzato in musica indipendente che dalla nascita (2003) ad oggi (fine novembre, per la precisione) sostiene di avere collezionato 250 milioni di download. Un altro contendente al ruolo di (lontano) inseguitore di iTunes resta Rhapsody, il servizio affiliato a RealNetworks e a Mtv: ma tutto resta aleatorio, in mancanza di una certificazione super partes dei dati di vendita e di una reale trasparenza del mercato (un problema, evidentemente, non solo italiano).