Strategia simile, risultati diversi: mentre “Black ice” degli AC/DC, uscito il 20 ottobre e affidato in esclusiva (negli Stati Uniti) alla catena di grandi magazzini Wal-Mart, veleggia trionfante intorno al milione e mezzo di copie vendute, “Chinese democracy” dei Guns N’ Roses, distribuito da Best Buy, boccheggia e non supera, finora, le 300 mila copie. Un risultato sicuramente deludente, e per il quale tutti sono in qualche modo sotto accusa: Axl Rose per essersi sottratto alle attività promozionali di routine, la casa discografica Interscope Geffen A&M per avere esercitato una pressione insufficiente sotto il profilo commerciale e del marketing, la stessa Best Buy per non avere riservato a “Chinese democracy” posizioni privilegiate sui punti vendita. <br> Per il gigante dell’elettronica di consumo c’è poco da stare allegri, se è vero, come scrive il Wall Street Journal, che ha versato un anticipo da diversi milioni di dollari in cambio di uno stock di 1 milione e 300 mila dischi impossibili da rendere nel caso in cui restino invenduti. I suoi ultimi report trimestrali, tra l’altro, registrano flessioni a doppia cifra per le vendite di cd e dvd.