Da qualche giorno Bjork (anzi BJORK, tutto maiuscolo) non è solo il nome della più popolare artista pop islandese (Sigur Ros permettendo) ma anche di un fondo di investimento. Seguendo l’esempio di illustri colleghi come Bono (vedi News), la cantante si è messa in società con una venture capital di Reykjavik, Audur Capital: scopo dell’iniziativa, hanno spiegato i suoi partner, è di aiutare l’Islanda a risollevarsi dalla grave crisi economica investendo in imprese di piccole dimensioni sensibili alle tematiche sociali e ambientali. <br> Il capitale iniziale del fondo, 100 milioni di corone islandesi (826 mila dollari), è stato fornito dalla stessa Audur, mentre operatori finanziari esterni interessati all’investimento avranno tempo di farsi avanti da qui a fine marzo. BIORK, spiegano i dirigenti della venture capital, dovrà servire a finanziare business “sostenibili” impegnati nella valorizzazione delle risorse del paese nordico: “la sua natura spettacolare, la sua vibrante cultura, la sua energia verde”. Il coinvolgimento di Bjork, sostiene Audur, è legato al suo ruolo di “portavoce dell’innovazione, del pensiero creativo e della sempre maggiore diversità dell’economia islandese di oggi”.