Una svolta cruciale per la musica digitale? Al Macworld Expo di San Francisco la Apple ha finalmente annunciato l’abbandono del DRM, il software di protezione antipirateria che limita le possibilità d’uso e di circolazione della musica acquistata sotto forma di download: grazie ai nuovi accordi siglati con le etichette indipendenti e con le major Sony BMG, Universal Music, Warner Music ed EMI (quest’ultima, vedi News, vendeva già dal maggio del 2007 musica senza DRM su iTunes) 8 milioni dei brani disponibili sul music store della Apple sono ora acquistabili con l’opzione iTunes Plus in formato AAC 256 kbps, senza Digital Rights Management e dunque liberamente utilizzabili su ogni tipo di riproduttore di file digitale. Il resto del catalogo, altri 2 milioni di brani, sarà disponibile in questo formato dalla fine di marzo mentre sarà possibile convertire automaticamente in iTunes Plus senza DRM anche i brani acquistati precedentemente dal “negozio” pagando un sovrapprezzo di 30 centesimi a titolo (o il 30 % in più sul prezzo di un album). <br> Un’altra novità importante annunciata al MacWorld (e fortemente voluta dalle major) riguarda l’introduzione di un regime di prezzi variabili per i download, a partire dal mese di aprile: 69 centesimi di dollaro per i titoli di catalogo, 99 centesimi per i brani più recenti, 1 dollaro e 29 centesimi per le “hits”. Gli utenti di telefonini iPhone 3G, infine, possono ora acquistare l’intero catalogo di iTunes Store direttamente sul cellulare utilizzando la rete 3G, così come facevano fino ad oggi sfruttando le connessioni Wi-FI del computer: prezzo e qualità dei download restano invariati.