Il nuovo album di Hugh Cornwell, “Hoover dam”, è disponibile gratuitamente in download sul sito del musicista, <a href="http://www.hughcornwell.com/" target="_blank" class="newsLink">HughCornwell.com</a>. L’ex frontman degli Stranglers, cresciuto durante l’ultima stagione d’oro del vinile (gli anni del punk e del post punk), non sembra affatto preoccupato dalla rivoluzione in corso nel mercato, né dall’esplosione del file sharing. Neppure di quello che avviene “illegalmente”, senza l’autorizzazione degli artisti: “Internet è lo strumento perfetto per diffondere la musica, e allora perché non usarlo? Io non lo vivo come uno sfruttamento ai miei danni, penso anzi che siamo noi a dovere sfruttare la Rete”, ha dichiarato al sito Contactmusic.com allineandosi alle tesi di altri colleghi ma su posizioni decisamente più radicali. “Credo che si debbano trovare modi più ingegnosi di guadagnarsi da vivere, piuttosto che fregare la gente facendogli pagare 15 sterline per un album che è possibile procurarsi gratuitamente”, ha aggiunto nel corso della stessa intervista. “Stampare un cd costa circa 50 pence, dunque farlo pagare 15 sterline significa realizzare un enorme margine di profitto. E significa anche che in tutti questi anni i consumatori sono stati rapinati”. <br> Cornwell non risparmia critiche nemmeno ai colleghi: in particolare ai Metallica, che nel già lontano 2000 intentarono causa a Napster per violazione dei copyright (vedi News). “Una stupidaggine, pura isteria”, sostiene il musicista londinese. “Andiamo, si tratta di crescere e di andare avanti. E non mi pare che avessero bisogno di altri soldi, no?”.