Se i lettori del sito Billboard.biz costituiscono un campione rappresentativo dell’industria musicale americana, allora si può dedurne che la “rivoluzione” annunciata di iTunes, con l’introduzione di prezzi variabili per i download alla carta (richiesti dalle major discografiche, vedi News), lascia piuttosto perplessi gli operatori ed esperti statunitensi. Un questionario on-line lanciato dal sito e a cui hanno risposto finora 216 lettori rivela che solo il 26 % ritiene che il nuovo regime di prezzi possa avere un impatto decisivo sul mercato della musica digitale. Il 39 % si mostra dubbioso sul fatto che 30 centesimi di dollaro o euro in più o in meno possano condizionare più di tanto i comportamenti e le decisioni di acquisto dei consumatori. Il 35 %, infine, si dice convinto che sia troppo tardi per modificare l’evoluzione del mercato e che l’industria farebbe meglio a concentrare gli sforzi sulle formule di abbonamento e sui modelli di distribuzione gratuita della musica finanziati dalla pubblicità, invece di insistere sul download brano per brano promosso da iTunes.