ll governo inglese ci ha ripensato: non introdurrà nessuna legge che imponga agli Internet Service Provider di disconnettere da Internet chi scarica musica abusivamente. Troppe complicazioni legali, ha spiegato al Times il ministro per la Proprietà Intellettuale David Lammy, aggiungendo che a suo parere i "downloaders" illegali non dovrebbero neppure essere soggetti a sanzioni penali. "Non si possono arrestare i teenager nelle loro camere da letto", ha detto Lammy. "C'è una bella differenza tra lasciare la stanza di un hotel con una saponetta o un televisore rubato". <br> Le dichiarazioni del ministro sono state accolte con favore da British Telecom ("speriamo tuttora che si possa arrivare a una soluzione amichevole, senza dover ricorrere alla legislazione", ha commentato il maggiore Internet provider inglese attraverso un comunicato), ma hanno ovviamente causato scalpore nell'ambiente musicale. "Il furto di una saponetta da una camera d'albergo può avere un costo relativo", ha replicato un dirigente discografico che ha preferito mantenere l'anonimato. "Ma nell'industria discografica è come se ogni anno sette milioni di persone rubassero quella saponetta. Sono sicuro che il proprietario dell'hotel non se ne resterebbe con le mani in mano". Ancora più secco il commento del portavoce dell'associazione BPI, Richard Mollet: "Paragonare la musica britannica alle saponette degli hotel è un insulto per tutti coloro che la creano".