“La EMI sta cominciando la sua ripresa e ha fatto passi avanti importanti nel suo cammino verso il successo”. Così l’ad Elio Leoni Sceti commenta i risultati conseguiti dalla major inglese nei sei mesi compresi tra aprile e settembre 2008, contraddistinti da un aumento del 10 % nel fatturato, 737 milioni di sterline, e di ben il 202 % nel margine operativo lordo (EBITDA), salito a 30 milioni di sterline. A dispetto del drastico taglio dei costi d’esercizio conseguito attraverso riduzioni di personale, ridimensionamenti degli anticipi garantiti agli artisti e altre operazioni, il bilancio dell’azienda resta pesantemente in passivo: - 155 milioni di sterline rappresentano un netto miglioramento sullo stesso semestre 2007 (- 324 milioni) ma non fanno dormire sonni tranquilli ai vertici EMI e Terra Firma in considerazione della crisi economica-finanziaria esplosa nell’ultimo trimestre dell’anno scorso e dell’ammontare del debito che devono rimborsare al traballante colosso finanziario Citigroup. <br> Più in dettaglio, la divisione musica registrata della EMI ha prodotto un margine operativo lordo di 59 milioni di sterline, a fronte di un deficit di 12 milioni l’anno precedente. Le sue vendite digitali sono cresciute del 38 %, a 102 milioni di sterline, e rappresentano ora il 21 % del giro d’affari, mentre le vendite di cd e altri supporti fisici sono calate dell’8 % a 298 milioni di sterline; assorbono tuttora il 62 % del fatturato, ma Leoni Sceti è convinto che da qui a cinque anni la loro incidenza scenderà al di sotto del 40 %. Tra aprile e settembre 2008 sincronizzazioni e licenze hanno fatto guadagnare alla società il 5 % in più (82 milioni di sterline); nel frattempo la società di edizioni musicali EMI Music Publishing ha visto crescere del 7 % il suo margine operativo lordo, a 61 milioni di sterline. <br> Leoni Sceti ha infine sottolineato i risultati delle nuove politiche aziendali sul fronte dell’A&R, che hanno già portato all’ingresso nel “roster” di grossi calibri della scena internazionale (Willie Nelson, Depeche Mode) ma anche di diversi nuovi talenti.