Avete un bar, un ristorante, un negozio, un albergo e volete intrattenere i vosti clienti con musiche di sottofondo senza preoccuparvi di pagare la SIAE e la SCF? Un’alternativa legale ed economica esiste: ricorrere ai servizi di Jamendo Pro (<a href="http://pro.jamendo.com/it" target="_blank" class="newsLink">Pro.Jamendo.com/it </a>) e al suo catalogo di 180 mila brani musicali autorizzati da artisti indipendenti con licenza Creative Commons (che trasforma la formula “tutti i diritti riservati” in “alcuni diritti riservati”). Il repertorio, di genere pop, rock, jazz, classica, lounge, electro e quant’altro, viene diffuso – senza interruzioni pubblicitarie - via streaming Internet ma è disponibile anche su supporti fisici; i costi della licenza, se ci si accontenta di diffondere nel locale musiche di artisti sconosciuti al grande pubblico, sono decisamente convenienti: 8 euro al mese per un locale di dimensioni inferiori ai 100 metri quadri. Al progetto aderiscono 8 mila artisti provenienti da 80 nazioni diverse (tra i gruppi italiani figurano i Rein e gli Amélie) che in Jamendo trovano un canale per promuovere la propria musica a costo zero e un sistema rapido di remunerazione senza intermediari. <br> Gli utenti privati del sito di Jamendo, ora disponibile in otto lingue, possono scaricare le stesse canzoni gratuitamente, legalmente e senza limiti. Gli artisti incassano una fetta degli introiti pubblicitari e vengono remunerati dall’uso commerciale del repertorio: a questo scopo Jamendo predispone contratti di licenza Creative Commons anche per spot pubblicitari, programmi televisivi, film e documentari, videogiochi e siti Web.