La Rhino, rinomata etichetta del gruppo Warner specializzata in ristampe e nel recupero di materiali d’archivio, ha attivato un sito Internet, <a href="http://www.damnfineday.com/" target="_blank" class="newsLink">DamnFineDay.com</a> con l’intenzione di segnalare agli acquirenti di musica in formato digitale vecchie canzoni e album di catalogo meritevoli di riscoperta. Il sito è organizzato in forma di blog quotidiano, con brevi saggi che illustrano il contenuto e la rilevanza storico-musicale dei titoli di volta in volta proposti, ed è integrato dai commenti dei lettori; completa il servizio una newsletter distribuita per posta elettronica a chi lascia un proprio recapito e-mail. Ogni canzone selezionata dallo staff editoriale può essere ascoltata in streaming in un frammento di 30 secondi, mentre per l’acquisto in download sono in funzione link automatici ad iTunes e AmazonMP3. <br> “Ognuno di noi ha nel suo jukebox su iTunes una lista di brani preferiti che non vengono trasmessi in radio ma che a nostro avviso tutti dovrebbero possedere”, ha spiegato David Dorn della Rhino. “Per musica nuova non bisogna intendere solo quella che è stata registrata di recente; può anche essere vecchia di decenni, se in tanti non l’hanno mai ascoltata”. Un esempio pratico: ieri, 10 febbraio 2009, la home page di DamnFineDay.com segnalava “Heartbroke” della star del country Rodney Crowell (1980), “20 million things” di Lowell George dei Little Feat (1979), “Laughing” di David Crosby (da "If I could only remember my name", 1971, nella foto), “”Drivin’ on 9” dei Breeders (1993) e “Don’t play that song (You lied)” di Ben E. King (1962).