Il sito americano Hypebot.com formula interessanti previsioni sull’esito della fusione Live Nation-Ticketmaster e la conseguente nascita di Live Nation Entertainment (vedi News). I redattori della testata elettronica prevedono che l’operazione andrà a buon fine, anche se le procedure di approvazione da parte degli organi governativi preposti alla tutela della concorrenza saranno lunghe e complesse (il Ministero di Giustizia della nuova amministrazione Obama ha già avviato un’indagine); scommettono anche sull’uscita di scena, entro l’anno, di Michael Rapino di Live Nation (“un eccellente e giovane manager, ma non abbastanza da competere con Diller e Azoff”). La combinazione dei database in possesso delle due società, a loro modo di vedere, sarà la vera miniera d’oro in mano a LNE, che potrà sfruttarla per vendere, insieme a concerti e biglietti, una quantità crescente di articoli di merchandising e di pacchetti premium (camere d’albergo, parcheggi riservati ecc.); quanto ai prodotti musicali, Hypebot si aspetta che prima di fine anno le major discografiche facciano pressione per l’inclusione di una piattaforma di download all’interno dei nuovi siti di Live Nation Entertainment. <br> Punto dolente: anche il blog americano è dell’idea che alla fine i prezzi medi dei biglietti finiranno per aumentare ancora, pur mascherando sempre più spesso commissioni e voci aggiuntive all’interno del valore nominale stampato sul tagliando. E prevede lunga vita a TicketsNow e gli altri siti di <i>secondary ticketing</i> più o meno ufficiali: finché c’è domanda, ci sarà anche offerta…