La fusione tra Live Nation e Ticketmaster in Live Nation Entertainment, per diventare effettiva, dovrà probabilmente passare al vaglio anche della Commissione Europea, preposta a tutelare nell’ambito della Comunità il rispetto delle regole di concorrenza e gli interessi dei consumatori. Le due grandi società americane, infatti, operano direttamente in molteplici territori dell’Unione con interessi spalmati su aree di business diffeerenti. <br> Ticketmaster Europe ha una rappresentanza diretta nel Regno Unito e in Irlanda, oltre che in Finlandia, Svezia, Danimarca, Olanda, Germania e Spagna, e legami con società affiliate in Francia, Ungheria, Polonia, Portogallo e Slovacchia; in Inghilterra controlla anche il sito di <i>secondary ticketing</i> GetMeIn. Ancora più estesa e ramificata la presenza di Live Nation, che controlla Milano Concerti in Italia (con un contratto in scadenza alla fine di quest’anno), Mojo Concerts in Olanda e altre agenzie live in Svezia, Danimarca e Finlandia; la <i>corporation</i> statunitense possiede anche quote nella francese Jackie Lombard Production e nella spagnola Gamerco. <br> Live Nation ha interessi economici nei maggiori festival rock europei come il celeberrimo Glastonbury inglese (attraverso la affiliata Festival Republic), Reading e Leeds, l’Heineken Jammin’ Festival italiano, gli olandesi Pinkpop e Lowlands, il Rock Werchter in Belgio e l’Arras in Francia. Nel Vecchio Continente la società diretta da Michael Rapino gestisce anche famose sale da concerto: in particolare a Londra, dove il suo portafoglio include la Wembley Arena più quote nello Shepherds Bush Empire, nella Brixton Academy e nella Islington Academy. <br> L’Antitrust ha facoltà di bocciare i progetti di fusione, di approvarli incondizionatamente o (caso più frequente) di dare il via libera subordinandolo a certe condizioni e/o rinunce, come è avvenuto recentemente nel caso della fusione tra le società di edizioni musicali Universal Music Publishing e BMG Publishing (vedi News). In Europa, fanno notare alcuni osservatori, Ticketmaster e Live Nation non sono direttamente in competizione fra di loro: l’Antitrust si troverebbe tuttavia a dover valutare con attenzione l’impatto sul mercato di un’integrazione “verticale” tra le due società.