“Striscia la Notizia”, il TG satirico di “Canale 5”, nella puntata andata in onda stasera, mercoledì 18 febbraio, ha mandato in onda un servizio realizzato presso un call center, durante il quale è stato confermato quanto già era ovvio a chi avesse seguito da vicino la vicenda della competizione online: e cioè che c’è chi si è rivolto appunto ai call center per commissionare, a pagamento s’intende, ‘pacchetti’ di votazioni a beneficio di alcuni concorrenti (e non solo di Sanremofestival.59, ma anche di altre trasmissioni televisive che ricorrono al televoto).<br> Nessuno stupore, s’intende: del resto, utilizzare un call center non è una pratica illecita o illegale, semmai è un espediente antisportivo, sleale, che beneficia i concorrenti con maggiori disponibilità economiche rispetto a quelli che hanno meno soldi da spendere, o da far spendere, e che fa passare totalmente in secondo piano ogni criterio di merito.<br> Personalmente, come ho già avuto modo di scrivere e di dire, non provo alcun dispiacere per i concorrenti che si sono visti scavalcati da rivali più spregiudicati o facoltosi: come sarebbe andata era già evidente fin dal principio, e sarebbe bastato rinunciare alla competizione per disinnescare il rischio di spendere molti soldi inutilmente.<br> La consueta replica di “Striscia la Notizia” andrà in onda questa notte alle due.<br> (fz)