Si chiama Vevo, almeno provvisoriamente, la piattaforma di video musicali (a pagamento?) di cui Universal Music sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. Si tratterà di un servizio di streaming focalizzato interamente sulla musica, arricchito probabilmente da contenuti speciali come interviste agli artisti e, forse, filmati ripresi in concerto: una sorta di YouTube, insomma, depurato da video non autorizzati, artigianali e generati dagli utenti, che proprio nella piattaforma di proprietà Google – stando a quanto riportano autorevoli fonti internazionali – troverebbe una forma fattiva di collaborazione. <br> Del resto Doug Morris, presidente e ad di Universal nonché primo fautore dell’iniziativa, ha con YouTube un rapporto proficuo e privilegiato: solo l’anno scorso il canale dedicato di cui la major dispone sul sito le ha fruttato decine di milioni di dollari in introiti pubblicitari. Morris sa anche bene che per trasformare Vevo in un’operazione di successo ha bisogno dell’appoggio e del contributo di tutte le altre grandi case discografiche, invitate (pare) a partecipare all’iniziativa in forma di joint venture come è avvenuto per MySpace Music. (vedi <a href="http://www.rockol.it/news-96577/MySpace-Music--è-in-linea-ma-è-un-'work-in-progress' "target="_blank" class="newsLink">News</a>).