Approvato in Senato lo scorso mese di novembre (vedi News), il nuovo progetto di legge francese contro la pirateria cinematografica e musicale è approdato da poche ore all’Assemblea Nazionale. Come noto, il provvedimento promosso dal ministro della Cultura Christine Albanel prevede una strategia graduale di dissuasione nei confronti dei “pirati” che scaricano abitualmente film e musica dal Web (un recente sondaggio effettuato in Francia, riporta il sito Spot and Web, indica che il 37 % degli utenti locali di Internet, il 45 % tra quelli che si collegano quotidianamente alla rete, lo hanno fatto almeno una volta): dapprima una mail di avvertimento, poi (dopo sei mesi) una raccomandata recapitata a domicilio, e infine (dopo un anno) la sospensione del collegamento a Internet in caso di comportamento recidivo. La gestione operativa e il finanziamento delle procedure di controllo verrebbero affidate ad un’apposita Authority. Oltre che a una frangia dell’opinione pubblica, la proposta di legge non piace all’opposizione di governo, che l’ha bollata come “un attentato alle libertà pubbliche e individuali” denunciando la nascita di “un sistema di sorveglianza generalizzato di Internet”.