Brutte notizie a proposito dell’imminente fusione tra Sony e BMG (vedi News), destinata a lasciare sul campo, purtroppo, molte vittime “collaterali”. Le cifre che circolano sulla stampa internazionale (l’autorevole Financial Times per primo) sono decisamente impressionanti: ottenuta l’approvazione dell’Antitrust da una parte e l’altra dell’Atlantico, le due major avrebbero in programma di tagliare fino a 2 mila posti di lavoro, equivalenti ad un quarto circa dei loro attuali organici combinati. <br> Il programma di ristrutturazione (e dunque i tagli) potrebbero cominciare subito, questa settimana, non appena ricevuto il via libera dalla Federal Trade Commission statunitense e dalla Commissione Europea: fonti anonime riprese dal Financial Times sostengono che la gran parte dei licenziamenti, prepensionamenti e dimissioni incentivate dovrebbe completarsi entro il giugno dell’anno prossimo. Il costo una tantum per l’azienda (in termini di liquidazioni) è stimato tra i 300 e i 350 milioni di dollari. Quello psicologico ed economico per le persone coinvolte nell’operazione, purtroppo, incalcolabile. Un portavoce di BMG negli Stati Uniti ha tuttavia smentito l'indiscrezione, sostenendo che nessuna decisione al riguardo è stata ancora presa