Pensavate che mi fossi dimenticato di Sanremofestival.59? Beh, non me n’ero dimenticato. <br> Anche se l’ultima mia comunicazione in proposito risale a quasi due mesi fa, intanto io ho continuato a lavorare. Non a beneficio dei concorrenti che si sono iscritti alla competizione (tranne uno), né tanto meno a beneficio delle loro etichette discografiche e dei loro manager, che sono stati capaci solo di dare aria alla bocca e non hanno fatto nulla di concreto per riuscire a farsi dare risposte dalla RAI. <br> Insieme a Michele Centonze degli Spazi Vitali, unico dei concorrenti ad aver risposto al mio appello, e a Vittorio Sassudelli, fondatore del Comitato Tutela Giovani Artisti, abbiamo incaricato un avvocato di portare avanti la nostra istanza di conoscere tutti i dettagli relativi a Sanremofestival.59: in particolare quanti voti ha ricevuto ciascun iscritto in ogni fase della manifestazione, quali sono state le graduatorie delle singole fasi e quanti voti complessivi (a pagamento) sono stati inviati. <br> Nei giorni scorsi ci è arrivata la prima risposta dell’avvocato, che a sua volta ha ricevuto una prima risposta dall’ufficio legale della RAI. <br> Eccola qui riportata: <br><br> San Donà di Piave, 5 maggio 2009 <br><br> Oggetto: SanremoFestival59. <br><br> Preg.mi Sigg.ri Zanetti, Sassudelli e Centonze, <br> con riferimento alla posizione in oggetto, faccio seguito alla mia lettera 25/03/2009, inviata su Vostro espresso incarico a R.A.I. – Radiotelevisione Italiana S.p.a. al fine di conoscere i dati relativi al numero di sms inviati, e alle conseguenti graduatorie provvisorie e finale dei partecipanti, nell’ambito del concorso SanremoFestival59, per comunicarVi che in data 28/04/2009 mi è, infine, pervenuto riscontro a mezzo telefax da parte della Direzione Affari Legali e Societari (firma non decifrabile) di detta Società. <br> Trattasi di documento, composto da n. 3 (tre) pagine, peraltro particolarmente tecnico, che ho già provveduto a recapitarVi ma del quale mi permetto di offrire una rapida descrizione dei contenuti, riassumibile nei seguenti capisaldi: <br> 1) R.A.I. – Radiotelevisione Italiana S.p.a. respinge l’istanza di accesso agli atti della manifestazione in questione poiché, a suo dire, sarebbe motivata da un “mero interesse alla trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione”, in quanto tale non idoneo a consentirVi di prendere visione della documentazione relativa a SanremoFestival59. Si sostiene, in buona sostanza, che una finalità di tipo esplorativo non possa trovare accoglimento, ammesso e non concesso che la nostra avesse dette caratteristiche, occorrendo, invece, una motivazione “reale e specifica”; <br> 2) I dati richiesti non sono contenuti in documenti e/o atti amministrativi, ma si tratta di mere informazioni, in quanto tali non richiedibili alla Pubblica Amministrazione; <br> 3) La mancata diffusione dei dati relativi ai televoti ricevuti sarebbe ascrivibile ad una presunta esigenza di “salvaguardia della riservatezza dei cantanti che hanno partecipato alla competizione”, circostanza questa che risponderebbe “anche a ovvie logiche di tutela degli artisti medesimi, peraltro più volte richieste in diverse occasioni dalle stesse Associazioni di Categoria”. <br> 4) Non si ravvisa nei Sigg.ri Franco Zanetti, giornalista, e Vittorio Sassudelli, Presidente del Comitato Tutela Giovani Artisti (Ctga) un’idonea legittimazione attiva a richiedere l’accesso ai dati che ci occupano, mentre per quanto riguarda il Sig. Michele Centonze, membro del complesso musicale “Spazi Vitali”, tale diritto sarebbe limitato esclusivamente alle fasi del concorso alle quale questi ha partecipato, e comunque da limitarsi esclusivamente a quelli di proprio esclusivo interesse. <br> Resto, pertanto, in attesa di conoscere le Vostre decisioni in merito alla vicenda, e, disponibile per qualsivoglia ulteriore chiarimento e/o confronto, con l’occasione porgo i miei migliori saluti. <br> Avv. Giovanni Albanese<br><br> Fra tutte le considerazioni dell’Ufficio Legale della RAI, la più interessante mi pare quell’accenno alla “salvaguardia della riservatezza dei cantanti che hanno partecipato alla competizione”, anche per la “tutela degli artisti medesimi, peraltro più volte richiesta in diverse occasioni dalle stesse Associazioni di Categoria”. <br> Ora: se le associazioni di categoria volessero, tanto per cominciare, potrebbero segnalare all’Ufficio Legale della RAI che questa riservatezza confligge con le esigenze di trasparenza del concorso, e potrebbero a loro volta richiedere i dati che abbiamo chiesto noi, essendo probabilmente in possesso di “un’idonea legittimazione attiva” a richiederli. Ma, conoscendo le associazioni di categoria (FIMI, AFI, PMI, Audiocoop), dubito che lo faranno. <br> Un’altra possibilità sarebbe che tutti gli iscritti sottoscrivessero una richiesta tesa ad ottenere quei dati: ma, conoscendo il coraggio da leone di quegli iscritti – dei quali, ripeto, solo uno si è unito alla mia istanza – anche questa è un’ipotesi che mi pare campata in aria. <br> Noi (noi tre) ovviamente andiamo avanti, e abbiamo dato indicazioni in tal senso al nostro avvocato. <br> Mi piacerebbe leggere, qui sotto, i vostri commenti. <br> Grazie, a presto<br><br> Franco Zanetti